Questa mattina mentre risistemavo la sala caffè guardavo con orgoglio la mia parete.
Si posso definirla proprio mia visto che lo costruita io personalmente con tutto l’entusiasmo che ho spesso nel cimentarmi in nuove sfide. Direi che è venuta bene.
Stranamente nonostante ne fossi soddisfatta non trovavo una decorazione che mi soddisfacesse…ho pensato a mensole, quadri o a lavagne ma riempire una parete così vasta occorre molto materiale e io al momento non avevo voglia di spendere molti soldi in qualcosa che non mi convinceva del tutto.
E come capita spesso abbandono un lavoro in attesa di ispirazione. In realtà ci penso in continuazione.
Non mi va di sprecare tempo e soldi se non ne sono convinta. Non che sia un problema con tutte le stanze e lavori a cui star dietro. Diciamo che siamo un cantiere aperto. Per fortuna ora dopo 5 anni siamo alla fine.
Ma come spesso accade quando meno te lo aspetti l’idea arriva. E io l’ho trovata in questo mucchio.
Ghirlande. Ma certo! ma come ho fatto a non pensarci prima?
Così in un pomeriggio tra rami di alberi da intrecciare, colla, nastrini e lavoretti di cucito creativo già fatti per mia fortuna ho decorato una parete che era stata per almeno 3 anni triste e sola adornata solo con un quadro centrale.
Resto sempre sbalordita nel risolvere problemi con piccole soluzioni. E soprattutto è una soluzioni non invasiva…così se dovessi stancarmi o volessi rinnovare non dovrò coprire terribili buchi ne dovrò riciclare oggetti costosi o in quantità industriale.
Se penso a come fosse prima la parete…
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